Il packaging è ormai decisivo nelle decisioni d’acquisto, per l’aspetto e perché riporta informazioni sul prodotto preservandone le caratteristiche. Le aziende ne sono consapevoli, infatti l’industria delle macchine per imballaggi è in crescita e il mercato europeo degli imballaggi dovrebbe toccare 214 miliardi nel 2023.
Durante il primo lockdown, quando le insegne della GDO erano al collasso per il numero di ordini online inevasi, il food delivery ha preso piede in città grandi e piccole.
Alzi la mano chi non ha usufruito almeno una volta del servizio a domicilio per comodità, per pigrizia o per sorprendere una persona speciale con un’esperienza gourmet.
Molti locali hanno optato per le formule ready to eat ovvero piatti ‘pronti per essere gustati’ e quelle ready to cook con preparazioni da ultimare ai fornelli domestici.
Franceschetta58 at Home e In.gredienti a casa tua
Packaging studiato e logistica efficiente: tutti i piatti, contenuti nelle box Franceschetta 58 sono Do-It-Yourself e arrivano fino a Milano grazie a My Menu.

Brevi istruzioni che spiegano nel dettaglio come assemblare le portate dello chef Francesco Vincenzi come l’Emilia Burger, i Tortellini in crema di Parmigiano Reggiano, i Fusilli cavolo nero, acciuga, pane piccante e la Zuppa Inglese.
Il servizio delivery al momento non include Sicilia, Sardegna, Calabria e l’area di Potenza solo per motivi logistici.

Un packaging raffinato e coerente con il loro stile quello del laboratorio dei fratelli Alajmo che si trova vicino a Le Calandre.
Il menù propone ogni giorno la consegna in Italia di diversi prodotti (gastronomia fresca, salumi, formaggi, birre, vini e pasticceria) oppure box già pronte “I consigli di Max” ideali dalla colazione all’aperitivo.
Come sono cambiate le nostre abitudini nell’acquisto di prodotti
Molti consumatori preferiscono gli imballaggi in carta, che considerano migliore per l’ambiente. Questo emerge da un’indagine, condotta da Toluna per conto della non-profit TwoSides su 5.900 consumatori europei.
Agli intervistati era stato chiesto di scegliere il materiale di packaging preferito (carta-cartone, vetro, metallo e plastica) in base a 15 attributi.
- “Sono disposto a pagare di più un prodotto se fosse imballato con materiali sostenibili.” Il 44% degli intervistati ha risposto che concorda o concorda pienamente.




Il 70% afferma di aver adottato misure per ridurre l’uso degli imballaggi in plastica. In Italia gli intervistati hanno indicato Coop, Esselunga e Conad tra le catene della Grande Distribuzione Organizzata più attive nel tentativo di aumentare l’uso di imballaggi ecosostenibili.
L’importanza di essere circolare
Protezione dei cibi, salvaguardia della freschezza del contenuto e riciclabilità della confezione rappresentano i fattori discriminanti nella scelta d’acquisto per i consumatori italiani.
Dalla survey della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Conai emerge che oltre il 50% dei rispondenti è attento alle informazioni ambientali riportate sul packaging e dichiara di ricercarle spesso.
- Quando acquisto un prodotto mi assicuro che la confezione sia facilmente riciclabile
Sempre: 17% (2020), 12% (2019)
Spesso: 35% (2020), 28% (2019)
A volte: 31% (2020), 32% (2019)
Raramente: 10% (2020), 17% (2019)
Mai: 7% (2020), 11% (2019)
- Quando compro prodotti da forno scelgo quelli che hanno confezioni dal design semplice
Sempre: 21% (2020), 15% (2019)
Spesso: 36% (2020), 31% (2019)
A volte: 30% (2020), 32% (2019)
Raramente: 9% (2020), 13% (2019)
Mai: 5% (2020), 9% (2019)
- Quando compro prodotti dolciari, scelgo quello che riporta indicazioni chiare per la raccolta differenziata
Sempre: 18% (2020), 13% (2019)
Spesso: 36% (2020), 30% (2019)
A volte: 29% (2020), 30% (2019)
Raramente: 10% (2020), 16% (2019)
Mai: 7% (2020), 11% (2019)
- Quando compro prodotti alimentari, cerco di acquistare prodotti con una confezione utilizzabile anche per altre funzioni
Sempre: 17% (2020), 9% (2019)
Spesso: 35% (2020), 27% (2019)
A volte: 31% (2020), 36% (2019)
Raramente: 12% (2020), 19% (2019)
Mai: 5% (2020), 9% (2019)
Il 57% sceglie prodotti imballati in pack dal design semplice che sia facile da dissemblare e gestire nel fine vita e il 52% ricerca imballaggi riutilizzabili ove possibile. Inoltre l’86% è disposto a pagare di più (il 50% fino al 10% in più) per un imballaggio di materiale riciclato.
Packaging e brand identity
Il design del packaging alimentare sta acquisendo sempre maggiore importanza e visibilità: c’è chi si è concentrato sul racconto, chi ha preferito puntare sulla fruibilità e chi l’ha reso l’anello di una catena che inizia o finisce con l’esperienza del luogo fisico.
Di seguito le box più interessanti individuate:
Aji: la box con film in polipropilene biorientato che ne riveste l’imballo esterno
Iniziamo dal marchio di cucina asiatica ideato da Claudio Liu. Un packaging studiato per mantenere l’assetto, la temperatura e la fragranza delle portate durante il trasporto. La base estraibile ne riduce l’ingombro a tavola.

Un esclusivo servizio di asporto e di consegna a domicilio gestito direttamente con personale dedicato e scooter elettrici dotati di zaini coibentati.
MarzAnatra: la box compostabile senza pellicole e preparazioni in sottovuoto
La protagonista del menù Delivery di Marzapane Roma è l’anatra e tutte le sue parti.
Lo chef Francesco Capuzzo Dolcetta ha cambiato le tecniche e le cotture per preparare il Roastduck: petto d’anatra senza pelle in salamoia per 2-3 ore, poi asciugato e appeso in frigo per una notte. E infine affumicato nel barbecue con la tecnica del tataki, a fuoco molto alto con pesi sopra, per sigillare bene la carne. Una volta cotto viene messo in acqua e ghiaccio affinché lo shock termico blocchi tutti i succhi dentro.

Una box in cartone riciclato a uso alimentare con filler argentato aiuta a mantenere la temperatura durante il servizio di trasporto comprensivo di:
- petto d’anatra preparato come un roastbeef;
- pagnotta di stracotto di coscia d’anatra;
- patè di fegatini al profumo di peperone e timo;
- fresca insalata di campo e vinaigrette fatta con aceto di uva fragola;
- contenitori con un intingolo di fondo d’anatra utile per condire l’insalata o da mangiare con il pane casareccio prodotto da loro.
Berberé: il foglio di cartone ondulato resistente all’umidità
Il cartone porta a inumidire la pizza, anche se regge meglio cuocendo lentamente a 350 gradi.
Un rimedio al problema della temperatura e dell’umidità voluto da Matteo Aloe, co-fondatore del marchio di pizzerie Berberé, è stato il particolare foglio di cartone ondulato, inserito alla base della pizza.

Quest’ultimo aiuta a veicolare il vapore attraverso i fori laterali e in questo modo la pizza si conserva a lungo più croccante.
Beeopak packaging 100% naturale a base di cera d’api biologica
Cercate un’alternativa, lavabile e riutilizzabile, alla pellicola di plastica per conservare il cibo fresco più a lungo?

Sul sito beeopak mostrano quanto sia facile utilizzare l’involucro per alimenti in cera d’api per:
- conservare pane, formaggi, frutta, verdure ed erbe aromatiche;
- coprire scodelle, recipienti, piatti di portata e insalatiere;
- portare con te snack, panini, cracker e biscotti;
- congelare alimenti o scongelare a temperatura ambiente;
- creare sacchetti per conservare o trasportare cibi;
- favorire la lievitazione coprendo il contenitore della preparazione.
Riassumendo…
Il lockdown ha aumentato la sensibilità degli italiani per il packaging, la cui funzione ambientale è ormai riconosciuta.
Sul mio profilo Instagram ho illustrato tanti esempi virtuosi di food delivery come NIMA Sushi & Uramakeria e la catena Japs! che da anni porta sushi di buon livello a casa usando vettori propri.
Grande studio identitario del packaging per i brand di Niko Romito e infinite possibilità di renderlo funzionale e poco impattante sul costo finale del piatto e sull’ambiente.
Per ottimizzare presentazione e tenuta del contenuto è stato studiato un particolare contenitore per il pollo fritto di Spazio Bar e cucina.

Per i prodotti della linea PANE, che escono dal laboratorio di Castel di Sangro a una temperatura di -20°, la grafica si gioca sul concetto di equilibrio e di totem, nei colori della crosta e della mollica, con materiali spesso trasparenti.
Le grandi aziende di packaging arrivano a investire circa il 10% dei ricavi in ricerca, molto per l’utilizzo di big data e internet delle cose.
La crisi ha trovato più preparate le società che avevano investito in innovazione digitale, mentre chi era indietro si troverà in difficoltà. I più piccoli che sono spesso vere eccellenze non devono farsi frenare dal digital divide.
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