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Appena 15 anni fa erano pochi in Italia ad avere in cucina cumino, curcuma, tofu. Ingredienti oggi spesso presenti in casa e utilizzati anche in molte ricette.

Le cucine straniere ci hanno influenzato senza che ce ne accorgessimo. Non utilizzo la parola “contaminazione” perché si porta dietro un’accezione negativa che ha a che fare con qualcosa di non sano.

Nel ristorante Be Italian ho trovato una squisita commistione dei prodotti italiani con quelli giapponesi come l’alga Wakame al sesamo e il Katsuobushi.

Un ambiente intimo, con luci soffuse, frammenti di pellicole cinematografiche degli anni ‘ 50 alle pareti e una piacevole musica di sottofondo, che risulta perfetto per un romantico pranzo di coppia. La cucina degli chef Manuel Tedino e Raffaele Cuomo poggia le sue solidi basi sulla tradizione mediterranea, reinventata attraverso moderne tecniche culinarie.

L’originale interpretazione dei piatti della cucina mediterranea

Così come il numero dei tavoli, anche il menù Be Italian è di dimensioni ridotte: oltre ai magnifici crudi di mare trionfano i colori e profumi degli antipasti e primi piatti, che garantiscono cura del prodotto ed elevata qualità degli ingredienti.

Tra i primi spiccano il risotto Carnaroli Cascina Bosco Fornasara mantecato alla Carbonara e il pacchero di Gragnano macchiato, su crema di Melanzana, crudo di Tonno Rosso, Pinoli Tostati e Katsuobushi.

Tra le “Perle di Mare” segnalo il Merluzzo cotto a bassa temperatura, su vellutata di Zucchine, Gocce di Basilico e Burrata e dulcis in fundo “Nut”, la mousse alla Nocciola Piemontese glassata di Cioccolata Fondente.

A gestire la sala e curare la cantina, fornita delle migliori etichette italiane, c’è Bernadette Cuomo, la proprietaria di Be Italian.

Per concludere merita una nota speciale il modo in cui ci è stato servito il caffè al tavolo (direttamente dalla caffettiera), accompagnato da deliziosi babà.

Gestione della comunicazione online

Dall’analisi condotta non emerge una brand identity distintiva e riconoscibile a partire dal sito web che non viene regolarmente aggiornato. Le informazioni indispensabili per la prenotazione non sono state inserite correttamente, in particolare la geolocalizzazione dell’attività.

Il modo per fornire la migliore User Experience online ai consumatori è quella di misurarla costantemente, al momento non è possibile perché il pixel di Facebook e il codice di monitoraggio Google Analytics sono assenti in tutte le pagine.

Osservando la pagina Facebook e il profilo Instagram ci si accorge della mancata personalizzazione dei contenuti per i diversi canali social (si condividono i medesimi post simultaneamente su entrambe le piattaforme). Inoltre non si racconta la storia e la filosofia alla base della cucina dello chef Manuel Tedino.

Quando un utente deve decidere se seguire o meno un ristorante necessita di conoscere la sua identità e reputazione. L’errore più frequente è l’utilizzo di un Tone of Voice avulso dal proprio stile comunicativo o anche una palette colori differente da quella ufficiale.

Le 3 C di Instagram: Costanza, Coerenza e Creatività

Per risultare interessanti è fondamentale ottimizzare il profilo (Immagine, Biografia, Storie in evidenza, Feed) e bilanciare le creatività. Ecco qualche suggerimento da applicare subito:

  • Immagine del profilo non visibile e biografia non efficace

È di vitale importanza la presentazione del ristorante inserendo una call to action, da stabilire in base agli obiettivi (si può scegliere di rimandare al sito, ad un articolo o una rubrica).

Sconsigliata l’assenza o l’eccessivo utilizzo di emoji o caratteri speciali perché potrebbero essere non visibili da tutti i dispositivi.

  • Contenuti in evidenza non organizzati

Le stories dei contenuti in evidenza devono avere un filo logico e aiutare ad ampliare quello che non è stato possibile inserire nella bio. Innanzitutto mostra la location per poi raccontare la storia e l’attività di chi lavora in Be Italian.

È importante dedicare un contenuto alla descrizione delle portate del menù e alle recensioni degli utenti. Queste ultime sono molto utili perché l’utente ha una riprova sociale che lo convincerà a prenotare.

  • Feed che non converte

Non sono sufficienti solo le foto delle specialità presenti nel menù perché il feed deve trasmettere fiducia anche in chi non conosce Be Italian. Sfrutta i Reels per realizzare una rubrica, mostra il backstage di un post nelle storie e crea hype verso un avvenimento o un post di prossima pubblicazione.

  • Nessun piano editoriale

È fondamentale avere un piano editoriale per il content marketing del ristorante che darà la giusta coerenza ai contenuti e li renderà monitorabili con maggiore precisione.

Riassumendo…

Elegante e curato, Be Italian si trova a Seregno nella bassa Brianza. L’atmosfera è intima con un servizio sempre disponibile a illustrare i piatti in carta, per la maggior parte molto elaborati.

Lo Chef Manuel Tedino propone una cucina creativa che presta molta attenzione ai migliori prodotti del territorio e aggiunge un tocco di modernità ai piatti della tradizione mediterranea.

Oltre alla carta sono disponibili due percorsi degustazione pensati per apprezzare al meglio i sapori, con il giusto dessert in abbinamento:

  • la tradizione di Be Italian (percorso a 5 portate, dolce a sorpresa 65€ escluso il bere)
  • Il mare di Be Italian (percorso a 5 portate di Mare, dolce a sorpresa 75€ escluso il bere)

Il 2020 ci ha insegnato che non esiste il mondo dei brand separato da quello delle persone: abbiamo tutti un ruolo attivo nella situazione attuale, come cittadini della stessa società. Un marketing che si orienta verso scelte legate alla consapevolezza, al senso identitario, alla condivisione.

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